Le tradizioni delle Terre delle Colline Novaresi e del Sesia sono legate alla cultura contadina e popolare, ricca di rappresentazioni sacre e storiche, sagre paesane e storie da raccontare.
Il patrimonio della cultura contadina è raccontato nei Musei Etnografici e anche in antichi luoghi in cui sono conservati attrezzi, strumenti, racconti, immagini della vita contadina e delle coltivazioni o di antichi mestieri, per far vivere la memoria di tradizioni, saperi, tecniche, mestieri ed arti.
A Cressa trovi il Museo del Baco da seta (scheda), a Romagnano Sesia al Museo storico etnografico della Bassa Valsesia (scheda), a S. Nazzaro Sesia al Museo dei Ceppi "Piero Baudo" (scheda) e a Suno al Museo degli attrezzi agricoli contadini (scheda).
Per saperne di più vedi anche la pubblicazione ATL “Alla scoperta delle case rurali e mulini del Medio Novarese, Musei etnografici della civiltà contadina"

Nucleo comune della cultura popolare è la celebrazione del santo patrono con solenni funzioni religiose, feste e sagre con enogastronomia e spettacoli nelle piazze, per incontrare la comunità e accogliere i visitatori.
Poi le tradizioni dell'Epifania e del Venerdì Santo, mantenute vive con sacre rappresentazioni (scheda), e il carnevale, presente in vari borghi, con sfilate mascherate e di nuovo enogastronomia.
Protagonista delle Terre è il vino con mostre e festa dell'uva. Nuove feste stanno valorizzando il territorio con il Palio dei rioni, la Giostra delle botti, rassegne di arte e sapori e ancora mostre e concorsi del miele e dei prodotti tipici.
Altre feste ricorrenti sono consultabili nel calendario degli eventi.
La ri-scoperta di luoghi carichi di storia e di memoria, di tecniche e strumenti, di lavorazioni e architetture rurali che testimoniano la cultura materiale e la vita quotidiana del mondo contadino possono diventare un insolito itinerario che ci conduce alle radici profonde delle Terre. Alcune testimonianze sono già conosciute, altre da approfondire.

Ghiacciaie
La ghiacciaia comunale a San Nazzaro Sesia (scheda) costruita nell'Ottocento dal comune per dare in estate agli ammalati poveri il ghiaccio per combattere la 'mal'aria' è ora sala polivalente.
Resti di una ghiacciaia sono presenti a Cavaglio d'Agogna e altri sono da riscoprire.

Mulini
I mulini sono testimoni del ruolo fondamentale delle acque per il mondo contadino e segnale di benessere e di controllo e dominio sul territorio. Spesso il mulino era centro di aggregazione e il mugnaio era figura prestigiosa nell'economia del territorio.
Mulini "superstiti" sono presenti a Barengo, Briona, Carpignano Sesia, Cavaglietto, Cavaglio d'Agogna. Cureggio. A Fara Novarese il “Mulino di Piazza” restaurato è ora sala espositiva, a Landiona il Mulino della Villa sulla roggia Molinara ben conservato è ora struttura agrituristica mentre a Prato Sesia il “Mulino Nuovo” è inserito in una progetto di restauro e valorizzazione di tipo ecomuseale.
Per saperne di più vedi la pubblicazione ATL “Alla scoperta delle case rurali e mulini del Medio Novarese, Musei etnografici della civiltà contadina"

Lavatoi
É nota la presenza di lavatoi a Barengo, Cavaglio d'Agogna e Cureggio in Cascine Enea. Tracce di lavatoi si scorgono ancora lungo canali e rogge e riaffiorano nella memoria dei luoghi un tempo vissuti per questa funzione.

Torchi
Tre i torchi di rilievo storico presenti nelle Terre: a Carpignano Sesia, nel ricetto, il torchio a peso del 1575, lungo 13 metri e utilizzato come pesa per la spremitura delle uve, a Romagnano Sesia, nel Museo storico etnografico, e a Sizzano nelle cantine di Palazzo Tornielli (di privato). Per saperne di più vedi la pubblicazione ATL “Alla scoperta delle case rurali e mulini del Medio Novarese, Musei etnografici della civiltà contadina"

Fornaci
Testimonianze di antiche fornaci sono a Cureggio, Ghemme, Maggiora e Suno, per le caratteristiche argillose della terra.

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