Le risorse paesaggistiche e naturalistiche delle Terre delle Colline Novaresi e del Sesia sono variegate e peculiari: numerosi corsi d'acqua, dal fiume ai fontanili, estese colline con vigneti alternati a boschi, vasta pianura con risaie e pioppeti e altre coltivazioni, parchi e riserve naturali oltre a giardini di interesse botanico e storico.
Paesaggi e habitat diversi con una ricchezza di avifauna, come gli ibis sacri e le cicogne, e di specie botaniche, soprattutto, nelle aree di pregio ambientale.
Molti i punti di osservazione naturalistica di birdwaching lungo il fiume Sesia, le risaie, le colline, nei parchi e riserve naturali.
Numerosi i sentieri naturalistici, le ippovie e le piste ciclabili per gli abitanti e per i visitatori delle Terre ed ora anche gli itinerari del Nordic Walking Tour delle Colline Novaresi e del Monte Regio.
Per saperne di più vedi gli itinerari proposti nel sito ATL e, in particolare:
  • Giro in bici (lungo le alzaie di canali irrigui dell’est Sesia)
  • Vie Verdi del riso
  • Vie Verdi dell’acqua
  • Sentieri del Boca
  • Itinerari alla scoperta del Monte Fenera
  • Sentiero Novara
I corsi d'acqua
Il fitto reticolo di corsi d'acqua, costituito da fiume, torrenti, rogge, rii, cavi, fontanili e fossi, segna la stretta relazione nel tempo tra la terra, le acque e l'uomo, sia per le coltivazioni, in particolare del riso e del mais, sia per le centrali idroelettriche legate allo sviluppo manifatturiero dall'Ottocento ad oggi, sia - come già detto - per i mulini, un tempo azionati da rogge e per i lavatoi, utili testimonianze di cultura materiale nel territorio.
Qualche parola in più per il fiume Sesia che nelle Terre scorre da Grignasco a San Nazzaro Sesia. È un fiume giovane che nasce dalla Valsesia, costeggiato da boschi, con greto ciottoloso e caratteristiche lame, anse che diventano stagni.
Qui una panoramica sui corsi d'acqua (www.turismonovara.it/Itinerari.asp) nelle Terre delle Colline Novaresi e del Sesia.

La terrazza collinare
La terrazza delle Colline Novaresi è una fascia morenica di transizione fra la zona dei laghi e la pianura. Un'ampia terrazza di tratti pianeggianti formatisi lungo le valli fluviali per erosione o per sedimentazione.
Tre i terrazzi antichi, le Terre comprendono quella a ovest del torrente Terdoppio con Suno e quella tra il fiume Sesia e il torrente Agogna da Romagnano Sesia a Proh (Briona).
La terrazza collinare è un ambito di produzione vitivinicola e il cuore di vini blasonati: Ghemme DOCG, Boca DOC, Fara DOC, Sizzano DOC e la più recente gamma Colline Novaresi DOC.

Il geosito del Supervulcano del Sesia
Ricerche condotte da studiosi hanno attestato l'esistenza di un supervulcano fossile che si estende in un’area vasta nei territori della Valsesia, Valsessera, Prealpi Biellesi, Val Strona e Alte Colline Novaresi, in corrispondenza dell’area occupata dal supervulcano. A Prato Sesia, la caldera del Supervulcano fossile.
L’Associazioni geoturistica “Supervulcano Valsesia” sta operando per realizzare un geoparco che prevede tra i suoi scopi anche attività di ricerca, didattiche e turistiche.
Se vuoi saperne di più sui luoghi di affioramento del Supervulcano più significativi e accessibili vedi il sito www.supervulcano.it.

I Parchi e le Riserve naturali
La gestione delle aree protette e riserve naturali nelle Terre delle Colline Novaresi e del Sesia, a seguito di accorpamenti, è affidata all’Ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua per la Riserva naturale delle Baragge e il Parco naturale delle Lame del Sesia (vedi) ed all'Ente di gestione delle Aree protette della Valle Sesia per il Parco naturale del Monte Fenera (vedi), ciascuna con habitat e connotazioni specifiche:
- di monte, il Parco del Fenera, ambito di interesse paleontologico, archeologico e speleologico, ma anche vitivinicolo;
- di brughiera, la Riserva delle Baragge del Piano Rosa, ambito di interesse vegetazionale e paesaggistico;
- di fiume, il Parco delle Lame del Sesia, ambito di interesse naturalistico-ambientale.
  • Parco del Monte Fenera
    Massiccio boscoso (899 m.) all'imbocco della Valsesia, formato dalla piattaforma carbonatica con reperti del paleolitico (Neanderthal), grotte di interesse speleologico e archeologico (Ara), frequentate fino al medioevo, e incisioni rupestri sui massi.
    Fra le maggiori stazioni preistoriche dell'Italia nordoccidentale, con 900 specie botaniche anche rare, è emblema della valorizzazione della natura con la cicogna nera e la vite selvatica.
    Un parco di vigneti (tutto il Boca doc) e anche di architetture antonelliane (il Santuario di Boca), con sentieri percorribili in mountain-bike, per il nordic walking e luoghi di avvistamento per il birdwatching.
  • Riserva naturale Orientata delle Baragge
    Terrazza collinare costituita da depositi fluvio-glaciali, attestata come "baraggia" dal IX sec. e sede di ville ora scomparse.
    Spartiacque tra Sesia e Agogna, è caratterizzata dalle specie tipiche della brughiera, habitat che ricorda la savana, con boschi radi, praterie di erbe alte (erica e molinia) e zone umide per la presenza di torrenti.
    Area con 167 specie animali, soprattutto uccelli, un tempo lasciata all'uso comune delle comunità contadine come pascolo o bosco ("partecipanza").
  • Parco delle Lame del Sesia
    Situato tra le Province di Novara e Vercelli, si estende lungo l'asse del fiume Sesia la cui sorgente è a 3.000 metri di quota del Monte Rosa.
    Il suo aspetto è di continuo modificato dal mutevole corso fluviale, con le suggestive 'lame' (piccoli stagni) nate dalle piene del fiume, circondate da radure ghiaiose e vegetazione palustre, con ben 500 specie, e una ricca avifauna di 165 specie, tesoro e attrattiva del parco.
    Una pista ciclabile collega l'abbazia di S. Nazzaro al parco. Parte integrante del parco è la Riserva della Palude di Casalbeltrame.
I giardini di interesse botanico e storico
Nelle Terre trovi anche giardini di interesse storico e botanico, custoditi in castelli o parte del complesso di ville e palazzi. Sono a Caltignaga, Fara Novarese, Sizzano e Romagnano Sesia.
  • Giardino del Castello - Caltignaga (Scheda)
    Al centro del paese, il castello a pianta quadrangolare con torrione centrale e ponte levatoio e passerella pedonale, costruito dai Caccia a metà del XV sec., all'interno verso il fronte orientale del complesso, ha un giardino all'italiana con vegetazione e statue. (privato)
  • Giardino del Palazzo Dessilani - Fara Novarese
    Al centro del paese, il palazzo Dessilani con elegante facciata, all'interno ha un porticato che si affaccia su un cortile con fontana e da questo si apre un giardino all'italiana culminante in un antico vigneto a pergolato sorretto da pali di castagno. (privato)
  • Giardino del Castellone - Fara Novarese
    Il Castellone (castrum vetus) con torre quadrata centrale con terrazze e muri che mostrano ancor oggi l'impasto a spina di pesce, oggi nella forma di villa collinare, ha un giardino terrazzato ricco di rose inglesi che ha preso il posto degli spalti difensivi in collina. È circondato da vigneti. (privato)
  • Parco di Villa Caccia - Romagnano Sesia (Scheda)
    Il parco ottocentesco di Villa Caccia a Romagnano Sesia è l'unico Giardino delle Terre inserito nei giardini storici regionali di interesse botanico (l. r. n. 22 del 1983).
    Si estende su una superficie di 23.000 mq. e costituisce un impianto architettonico unitario con la villa, progettata su preesistenze di un antico convento dall'architetto Alessandro Antonelli, quale casa di villeggiatura dei conti Caccia di Romentino.
    Nel parco è oggi presente una varietà di specie botaniche di pregio ambientale, dalla sequoia al tasso, integrate in un sistema originale di percorsi, elementi decorativi ed edifici accessori (serre, fontane, belvedere) che fanno dell'insieme villa-parco un sistema storico-paesaggistico interessante.
    Con l'apertura del Museo storico etnografico della Bassa Valsesia, nell'ala est della villa, è iniziato il percorso per il restauro del complesso e la fruizione a scopi culturali, didattici e turistici.
    Parco è visitabile gratuitamente durante tutto l'anno.
  • Giardino del Palazzo Caccia Trivulzio di Rovasenda – Sizzano
    A sud della residenza padronale e recintato da un alto muro, il giardino in origine all’italiana è ora coltivato a prato con filari a pioppi (di privato).
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